L'immaginario della nostra infanzia incontra la scultura classica. Ed ecco che tutto risulta sempre attuale. Le vicende umane, descritte nel passato, oggi contaminate, rinascono.
"…uso i personaggi dei cartoni come fossero tools, strumenti che decontestualizzo dal ruolo originario, rendendoli icone contemporanee", così si racconta l'artista.
Il lavoro di Easypop si presenta come un perfetto connubio e punto di incontro tra la cultura giapponese e quella europea.
L'artista reinterpreta famosissime opere d'arte classica attraverso l'utilizzo degli anime degli anni '70 e '80 che spopolarono in quegli anni ed ottennero un grandissimo successo anche qui in Europa e che tutt'ora godono di un grande seguito.
Come il grande Go Nagai, creatore dei mitici robot si ispirò all'immaginario ed alla tradizione iconografica ellenica, Easypop traccia un ideale percorso al contrario in cui, rielaborando alla maniera tutta italiana, rimescola e rende proprie le icone per renderle nuovamente vive tra classico e contemporaneità. L'esposizione sarà quindi occasione per cogliere e raccontare approcci, similitudini e differenze tra le due culture ed inoltre offre lo spunto per approfondire la conoscenza delle stesse opere classiche citate attraverso il racconto di aneddoti e leggende mitologiche da cui derivano.